Il Carnevale di Venezia: le origini

Il Carnevale di Venezia: le origini

Il Carnevale è una festa senza data fissa, celebrata nei paesi di tradizione cattolica. Ad oggi la festività ha perso il suo carattere principalmente religioso per assumere connotati diversi all’insegna dello scherzo e della finzione. In chiave cattolica, il termine carnevale deriva dal latino carnem levare, ossia “togliere la carne” perché si riferisce al banchetto di Martedì grasso, l’ultimo giorno prima del periodo di astinenza e digiuno della Quaresima.

Le origini del Carnevale sono molto antiche, risalgono ai tempi dell’antica Roma: è possibile riconoscere un suo antenato nella festa romana dei Saturnalia, dedicata al dio Saturno. La divinità romana promuoveva la trasgressione dell’ordine vigente per rigenerarne uno nuovo con l’inizio dell’anno a venire; non solo, rievocava un’epoca di pace priva di conflitti e differenze sociali in cui regnava l’abbondanza e la prosperità e vigeva uno stato di uguaglianza. Festeggiato con banchetti e balli, ai romani era concesso scambiarsi i ruoli e vestire nuovi abiti: ad esempio, gli schiavi si consideravano e si comportavano come uomini liberi.

Il Carnevale sopravvive al Medioevo, al Rinascimento e si rinnova grazie alla Commedia dell’arte, che introduce e ufficializza maschere e costumi intramontabili della tradizione, ancora oggi celebrate.

Oggi è una delle feste più divertenti e pazze, in cui il caos e lo scherzo regnano indiscussi. Le parole chiave sono maschere e parate, carri allegorici e dolci tipici. Il Carnevale di Venezia è il più popolare e anche il più antico, ripartito in varie manifestazioni e spettacoli organizzati nella città lagunare, come ad esempio il Volo dell’Angelo.

 

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